L’Arnesi | Strumenti Tradizione Popolare
L’artigianalità degli strumenti popolari potrebbe farli apparire come dei veri e propri arnesi, categoria più ampia e a mio parere niente affatto svalutante.
Le categorie degli espedienti di costruzione sono le più svariate: si parte dalla conciatura della pelle di gatto con cui si costruisce il tamburo, in realtà di un tamburello tradizionale, per arrivare all’intarsio delle ancie e la limatura progressiva degli intarsi per lasciar scorrere i tasti dell’organetto; o ancora le gnacchere fermate con uno stecchino, i mantici rattoppati, strumenti percussivi a pelle, come la carcavella.
Spesso gli strumenti della tradizione sono costruiti con materiale di riuso o con altre destinaioni d’uso.
Per esempio la carcavella costruita su tubi di scarico e ricoperta dei ninnoli più improbabili, scaramanticamente più vistosi.
Prima degli organetti, entrati nella tradizione oramai da due secoli, erano usati strumenti prevalentemente ad Arco. come il violone, che viene costruito artigianalmente che spesso sento ancora suonare da Giovanni Cofani.
Guardare agli strumenti, difficili da cogliere nel loro movimento naturale e nel momento esatto in cui entrano in vibrazione con le espressioni dei suonatori, è uno dei passaggi più emozionanti per chi li rende ad istantanee che rimanderanno quasi sempre al pensiero del tempo: contemporaneità e storia, ripetizione e irripetibilità.
Lo strumento e il suonatore spesso sono una cosa sola. Il suonatore, Soggetto Popolare per eccellenza, è il vero costruttore di strumenti, in un rapporto duraturo negli anni con l’arnese, durante il quale entrambi si affinano vicendevolmente, tanto quanto in una danza si cercano affinità nel ritmo e sintonia nel ballo.
Foto delle tradizioni Marchigiane
Per richiedere informazioni completate il form sottostante inserendo il codice foto, il supporto e il formato. Il contatto è a puro scopo informativo e non vincola ad alcun impegno.
Soggetti al Popolare (|@|) Foto e Itinerari della Tradizione 